Una nuova intervista su Passione Psicologia - Erica Volpi - La psicologia di coppia funziona?

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In questa nuova puntata di “Passione Psicologia” ho avuto il piacere di intervistare per la seconda volta l’amica e collega Erica Volpi.

Erica Volpi è una psicologa e psicoterapeuta che opera a Milano e a Como e nel corso della sua attività ha conseguito una vasta esperienza nel supporto alle coppie e alle famiglie.

Durante l’intervista Erica Volpi ci accompagna alla scoperta di alcuni aspetti fondamentali della terapia di coppia.

Partendo dalla domanda principale, “La terapia di coppia funziona?” Erica ci guida a scoprire le sfide più comuni che le coppie affrontano quando si rivolgono alla terapia.

Per contattare Erica Volpi:

www.facebook.com/spaziobiancopsicologia

Tel. +39 347 019 1720

Dott. Alessandro Mazzoli - Psicologo a Vigevano

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Carl Gustav Jung - Le prime esperienze

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E’ on line una nuova puntata del podcast!

Con questo primo episodio iniziamo un nuovo viaggio attraverso la biografia e il pensiero di uno dei protagonisti della psicologia: Carl Gustav Jung.

C’è una frase che rappresenta in modo emblematico il percorso di esistenziale di Jung. Si tratta del prologo che scrive quando, a ottantatré anni, si dedica alla stesura della propria autobiografia:

 «La mia vita è la storia di un’autorealizzazione dell’inconscio. Tutto ciò che si trova nel profondo dell’inconscio tende a manifestarsi al di fuori, e la personalità, a sua volta, desidera evolversi oltre i suoi fattori inconsci, che la condizionano, e sperimentano se stessa come totalità».

E’ un’affermazione che in poche righe descrive come il monumentale percorso di studio, che ha lasciato un segno profondo nella storia della psicologia e della filosofia, sia intrinsecamente collegato alla totalità dell’esperienza di vita, conscia e inconscia.

Tutti gli episodi del podcast sono disponibili anche sulle principali piattaforme.

Un ringraziamento speciale ad Alma Biglieri che ha donato la sua voce alle citazioni presenti nell’episodio.

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Il lato oscuro della pandemia

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Qualche riflessione in occasione della “Giornata internazionale della salute mentale”

C’è un lato oscuro in questa pandemia. È subdolo, non si vede ma esiste. Non appare nei bollettini quotidiani dei telegiornali ma produce effetti di lungo periodo.

I contagi e i decessi sono i dati tragicamente evidenti ma la pandemia è un fatto che compromette profondamente il nostro benessere psichico. 

Per la prima volta dopo generazioni viviamo in un contesto fatto di incertezza e di necessarie limitazioni della libertà. 

Ci possiamo muovere meno, possiamo incontrare meno persone, non possiamo vedere nemmeno il viso e le espressioni di chi ci sta accanto. Tutto è un po’ più complicato: lavorare (per chi un lavoro ce l’ha), andare a scuola, avere una vita sociale fuori dal web.

L’impatto sulla nostra psiche è rilevante eppure questo tema è relegato nell’oscurità. 

La salute mentale è omessa, occultata, rimossa. 

Eppure la miscela fatta di timore, incertezza e crisi socio-economica diventa il combustibile che alimenta le nostre sofferenze latenti.

Lo vediamo tutti i giorni, nei comportamenti e nei vissuti delle persone. La pandemia ha fatto emergere sofferenze psicologiche nuove e inesplorate. Basti solo pensare che la pandemia incentiva comportamenti che normalmente sono considerati patologici: ossessioni e compulsioni, isolamento sociale, fobie specifiche, aggressività incontrollata, diffidenza, ansia sociale e l’elenco potrebbe ulteriormente allungarsi.

Prima o poi si arriverà a controllare la diffusione del virus ma gli aspetti psichici della pandemia potrebbero produrre effetti ancora per diverso tempo. 

In questo 10 ottobre, Giornata internazionale della salute mentale, ho voluto condividere questa riflessione perché sono convinto che gli effetti oscuri della pandemia si possano affrontare prima di tutto a partire dalla consapevolezza individuale e con il supporto e la professionalità della diffusa rete di psicologi che operano nel nostro Paese.

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Una nuova intervista su Passione Psicologia - Astrid Rossi Pagés - L’interpretazione dei sogni tra Freud e Jung

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Nel nuovo episodio del podcast di “Passione Psicologia” ci occuperemo di un tema particolarmente affascinante: l’interpretazione dei sogni.

Il sogno è un fenomeno psichico che tutti sperimentiamo e che ci può mettere in contatto con il nostro l’inconscio. Proprio sull’interpretazione e il significato del sogno si sono confrontati i due grandi protagonisti della psicologia Sigmund Freud e Carl Gustav Jung.

Parleremo della differenza tra Psicologia dinamica e di Psicologia del profondo. Scopriremo in che cosa si differenzia l’interpretazione dei sogni freudiana da quella junghiana? Avremo la possibilità di comprendere come è possibile interpretare un sogno attraverso l’analisi di un caso concreto. 

A guidarci in questo viaggio alla scoperta dell’interpretazione dei sogni sarà Astrid Rossi Pagés, psicologa e psicoterapeuta di formazione junghiana che è stata membro del Direttivo del Centro Studi della Libera Scuola di Terapia Analitica di Milano e svolge attività clinica di consulenza e psicoterapia. 

Potete ascoltare l’episodio anche su: Apple Podcast , su Spotify e su Google Podcasts

Per contattare Astrid Rossi Pagés: 

https://www.linkedin.com/in/astrid-rossi-pag%C3%A9s-031b3925/

Mail: astrid.rossipages@yahoo.it

Per chi volesse approfondire i temi della puntata vi suggeriamo alcuni testi:

Freud S. (1899), L’interpretazione dei sogni, in Opere, III, 1976-1980

Jung C.G. (1916-1948), Considerazioni generali sulla psicologia del sogno, in Opere, VIII, 2000

Jung C.G. (1945-1948), L’essenza dei sogni, in Opere, VIII, 2000

Jung C.G. (a cura di), L’uomo e i suoi simboli, Raffaello Cortina Editore, 1990

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Una nuova intervista su Passione Psicologia - Sabrina Verzeletti - Il potenziamento cognitivo e il gioco

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L’episodio è disponibile anche su iTunes, Google Podcasts e Spotify

Cos’è il potenziamento cognitivo? A chi è rivolto? Cosa c'entra la psicologia con il gioco? 

In questo episodio incontriamo Sabrina Verzeletti, psicologa con formazione in neuropsicologia, che ci racconta la propria esperienza. Sabrina si occupa di prevenzione, valutazione e riabilitazione dei deficit delle funzioni mentali, e questo applicato a tutte le fasi del ciclo di vita: bambini e ragazzi in età scolare, adolescenti, adulti, anziani. 

Per contattare Sabrina Verzeletti: 

https://www.neuropsicologia-bergamo.com

https://www.instagram.com/neuropsicologia.bergamo

https://www.facebook.com/SBNbergamo/

Per approfondire il tema trattato nell’episodio:

“Gioco e potenziamento cognitivo nell'infanzia”di Paola Ricchiardi e Cristina Coggi - Erickson

“Didattica ludica” di Andrea Ligabue - Erickson

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Respirare - Un interessante scritto di Eva Pattis Zoja

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Opera di Inka and Niclas Lindergård.

Opera di Inka and Niclas Lindergård.

Respirare. L’atto vitale per eccellenza è quasi dimenticato, sottratto alla nostra quotidianità e ridotto ai minimi termini.

Il respiro e la nostra psiche sono intimamente collegati fino dalla nostra nascita eppure, con il trascorrere del tempo, perdiamo il contatto con il nostro respiro. Il respiro è, infatti,  un vero e proprio organo di percezione dei sentimenti, dell’immaginazione e può diventare uno strumento conoscenza interiore.

Nel bell’articolo pubblicato da doppiozero.com, Eva Pattis Zoja ci accompagna in un itinerario storico, filosofico e psicologico alla scoperta del respiro. Dall’Antico Testamento al Buddismo Zen per arrivare alla psicologia contemporanea.

Questo percorso ricco di stimoli per ulteriori approfondimenti è pubblicato proprio in questi giorni in cui la malattia del respiro ci ha toccati nel profondo. Forse proprio in questo momento il respiro può esprimere la sua qualità più autentica e può esprimere la propria natura: “il respiro è relazione”.

Potete leggere l’articolo su Doppiozero.com

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